venerdì 27 aprile 2012

Bini - Mottinelli, Tracce

Nello SpazioArtePinelli, via Belvedere 7/a, in città, sabato 5 maggio alle ore 17,30 si terrà l' incontro della rassegna d’arte contemporanea 2011/2012 a cura di Rosa Lardelli.

Donata Bini, Sabbie

Michele Mottinelli, Acque di terra


Donata Bini e Michele Mottinelli sono soci dell'Associazione fotografica Il biancoenero di Brescia.


RIFLESSIONE CRITICA:
In quest'esposizione, Bini e Mottinelli, presentano delle immagini con un dialogo fotografico efficace;  Il reale è il filo conduttore  del loro percorso artistico ma, con la creatività e l’elaborazione personale, restringono e amplificano il campo visivo, fino a dare al vero una dimensione “altra”.
Nell'esposizione presso lo SpazioArtePinelli, Donata Bini  presenta delle fotografie artistiche sul tema delle sabbie con l’intento di riavvolgere il tempo.
 La stessa autrice scrive:

perché sabbie? Perché la sabbia è il materiale che meglio racconta il mare: è quella che posta in un'ampolla puoi portare via e, una volta a casa, guardandola, ricordare ciò che è stato. Perché "sabbia", è il colore del ricordo e il ricordo è ciò che condiziona l'emozione del momento, mette in correlazione passato e presente e li fonde in un unico sentire.
Sabbia è il colore del ricordo e la sabbia colora il ricordo. La sabbia riporta all'infanzia a giochi ormai perduti.
Nella mente affiorano immagini fievoli, ritornano lentamente sensazioni lontane che gli occhi hanno fissato a ricordo di sé.

Michele Mottinelli espone una serie d’immagini in bianco e nero dal titolo “acque di terra”, in cui l’acqua diventa elemento astratto e la traccia del suo impetuoso fluire è fissata da un colpo di luce, da un tempo di posa che cambia la percezione, da un’inquadratura che scende nel dettaglio e sposta il punto di vista dal torrente nella sua interezza alla moltitudine di gocce d’acqua che lo animano. Le immagini sono realizzate direttamente dall’autore con la tecnica della stampa ai sali d’argento su carta baritata e viraggio al selenio 
Pubblico numeroso per l'interessante personale di Antonio Gigante dal titolo "Pagine su intonaco".
Da sottolineare il suo lavoro artistico presso la chiesa Jesus Ouvrier di Paray Vieille Poste, cittadina francese nelle vicinanze di Parigi; nell'anno accademico 2005-2006 il suo percorso artistico è stato oggetto di una tesi di laurea in storia dell'arte contemporanea presso la facoltà di Beni Culturali dell'Università degli studi di Lecce dove nel 2011 il Centro Culturale Europeo Aldo Moro gli ha conferito il Premio Qualità e Merito.

L'artista Antonio Gigante con la nipote, il prof.Agostino Garda
e la curatrice Rosa Lardelli



Da Popolis, di Luca Quaresmini: [...] Di queste caratteristiche ispirazioni ne hanno rispettivamente parlato la prof.ssa Rosa Lardelli, referente dell’associazione “Ars Vivendi”, nel suo intervento introduttivo all’evento inaugurale della mostra che, dopo le parole di saluto di Massimo Stellini, coordinatore per le attività promozionali del Comune di Brescia per la Circoscrizione Sud, è stata illustrata nel vivo saliente della rappresentazione espositiva incombente da parte dell’atteso contributo di critica d’arte, espresso, fra l’attenzione generale del numeroso pubblico convenuto, dal prof. Agostino Garda. [...]

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Da Bresciaoggi, di Giampietro Guitto: [...]Il gioco dello scenografo, abituato ad arbitrare realtà e illusione, era gettato come una sfida aperta tra realismo e astrazione, volontà narrativa e rappresentativa, ripiegamento e fuga interiore. [...]

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